Vediamo insieme come fotografare una cascata, i diversi metodi di scatto e alcuni consigli utili.
Le cascate affascinano sempre tutti, soprattutto i fotografi alle prime armi, che però probabilmente non conoscono tutti i diversi modi e trucchi per ottenere delle foto strepitose, anche con un budget limitato.
Le cascate sono scorci naturali spettacolari e quando ce ne troviamo uno davanti non possiamo fare a meno di prendere la nostra reflex e scattare una foto. Spesso però rimaniamo delusi quando il risultato finale non è come ce l’aspettavamo, soprattutto vedendo opere di altri fotografi.
Vediamo quindi tutti i metodi e consigli su come poter fotografare una cascata:
1. Usare l’attrezzatura giusta

Reflex
Scontato vero? Beh, non proprio. Non tutti posseggono una reflex e spesso molti si “accontentano” delle foto fatte con i propri cellulari. A grandi linee gli smartphone di fascia alta posseggono fotocamere molto buone, che, in mancanza di una reflex, fanno comunque un buon lavoro. Purtroppo però, per ottenere alcuni effetti particolari (come ad esempio l’effetto morbido), non sempre possiamo utilizzare uno smartphone, questo proprio perché non possiamo modificare i parametri della fotocamera (a meno di non usare app specifiche) e non possiamo applicare dei filtri.

Treppiede
Questo è uno strumento che non dovrebbe mancare mai ad un vero fotografo. Fotografare una cascata con un treppiede è molto vantaggioso perché ci permette di fare foto con lunghe esposizioni (per ottenere un effetto morbido).

Telecomando
Anche questo è un elemento che ad un fotografo non dovrebbe mai mancare. Il telecomando ti permette di scattare foto ad una breve distanza e soprattutto senza dover per forza toccare la fotocamera, questo ti aiuterà a non avere una foto mossa in caso di lunghe esposizioni, senza essere costretto ad usare per forza l’autoscatto.

Extra
Un paio di piccoli “accessori” extra che non dovrebbero mai mancare quando decidi di fotografare una cascata: un sacchetto di plastica, per coprire la fotocamera da eventuali schizzi (se si tratta di foto ravvicinate) e un panno per asciugare lenti e fotocamera.

Obiettivo
Non è necessario un obiettivo particolare per fotografare una cascata, però, a seconda delle situazioni, potrebbe servirti un teleobiettivo se la cascata è lontana, o magari un grandangolare se la cascata è troppo vicina e non riesci a fotografarla per intero.

Filtro polarizzatore
Anche questo non è un accessorio fondamentale, ma ti permetterà di fare foto eccezionali. Grazie al filtro le tue cascate verranno con un colore più limpido e pieno, questo filtro infatti aumenta la saturazione dei colori, riducendo però la quantità di luce che colpisce il sensore.

Filtri ND
Mentre il filtro polarizzatore è opzionale, sicuramente non si può dire lo stesso per il filtro ND. Per fotografare una cascata non puoi fare a meno di questo accessorio. Quando deciderai di fotografare una cascata facendo una lunga esposizione (per poter ottenere un effetto morbido), ti troverai molto probabilmente in pieno giorno, con una luce molto forte. Ovviamente la lunga esposizione non fa altro che far entrare ancora più luce nel tuo obiettivo e questo non ti permetterà di ottenere l’effetto voluto, poiché, aumentando troppo l’esposizione, la foto verrà quasi bianca.
Per ovviare a questo problema di usano i filtri ND, lo scopo di questi filtri è quello di bloccare parte della luce che colpisce il sensore, permettendoti quindi di utilizzare un tempo di scatto più lungo, scurendo la tua foto.
Esistono numerosi filtri ND e si differenziano dalla quantità di luce che riescono a bloccare.
2. Ottenere un effetto morbido
I tempi di scatto giocano un ruolo fondamentale quando decidi di fotografare una cascata. Cambiando il tempo di scatto cambierai completamente il tipo di foto che realizzerai, ma vediamo insieme come.
Avrai visto in giro sicuramente foto come quella in alto, dove l’acqua sembra avere un aspetto morbidissimo, quasi da sembrare un dipinto.
Per ottenere questo effetto non dovrai far altro che aumentare i tempi di scatto, più lungo sarà il tempo di scatto e più acqua catturerai nella tua immagine, di solito non c’è bisogno di esagerare, un tempo di 4-5 secondi dovrebbe bastare.
Ovviamente dovrai utilizzare un treppiede e un telecomando, per fare in modo che la foto non venga mossa.
Come già detto in precedenza, aumentando i tempi di scatto, aumenta anche la quantità di luce che entra nel sensore, dovrai quindi compensare gli altri parametri.
Prima di tutto abbassa più possibile gli ISO.
L’apertura del diaframma: ovviamente per far entrare meno luce dovresti anche chiudere il diaframma, ma questo dipende molto dal tipo di scena e foto che vorrai realizzare, se vuoi ottenere maggiore profondità di campo non avrai nessun problema, se invece volessi avere una profondità ridotta sarai costretto ad aprire il diaframma, questo ovviamente farà entrare ancora più luce.
Come detto in precedenza, in questo caso il filtro ND è quasi d’obbligo per questo tipo di foto, perché probabilmente ti ritroverai in una piena giornata di sole con un tempo di esposizione molto lungo, grazie ai filtri ND potrai scurire ulteriormente la tua immagine a tuo piacimento.
In questi casi dovrai fare diverse prove, non esistono regole generali, dovrai giocare un po’ con i parametri e con i filtri per ottenere l’effetto voluto.
Una buona abitudine che dovresti sempre avere è anche quella di scattare sempre le tue foto in RAW, per poter intervenire successivamente su alcuni parametri, in questo caso ad esempio sull’esposizione.
Quando hai a che fare con grandi quantità di luce che colpiscono il sensore, controlla spesso l’istogramma, anche dopo aver scattato la foto, per vedere se sono presenti aree bruciate.
3. Bloccare il movimento dell’acqua
Un’altra tecnica molto utilizzata e che avrai sicuramente già visto, è bloccare il movimento dell’acqua, questo si rivela utile soprattutto quando abbiamo cascate molto veloci e quindi vogliamo rallentare quel movimento.
Anche qui il parametro fondamentale è il tempo di scatto, infatti valgono quasi tutti i consigli riportati sopra per l’altra tecnica, ma ovviamente al contrario.
Infatti, in questo caso, dovrai ridurre i tempi di scatto, come ad esempio ad 1/1000 di secondo o anche più. Riducendo i tempi non avrai sicuramente bisogno del telecomando, il treppiede invece potrà sempre essere utile per comporre al meglio la tua fotografia.
Con i tempi di scatti così veloci, ridurrai anche la quantità di luce che colpirà il sensore, per questo motivo, anche qui, dovrai giocare un po’ con i parametri fino ad ottenere il risultato desiderato.
Cerca di non aumentare troppo gli ISO per non avere troppa grana nella foto e, a seconda della profondità di campo che desideri, regola l’apertura del diaframma di conseguenza, ricordando che più lo aprirai e più luce entrerà.
4. La composizione della foto
Come in qualsiasi altro tipo di fotografia, anche per fotografare una cascata la composizione è fondamentale. Non ti limitare al semplice scatto e via, ma studia una composizione e cerca di capire come utilizzare gli elementi naturali che ti circondano al meglio.
Ad esempio, invece di riempire tutto lo spazio con la sola cascata, potresti fotografare anche il contorno, che potrebbe essere una bellissima vegetazione, ricca di verde o colori accesi.
Un altro esempio potrebbe essere quello di fotografare una cascata dall’interno (ovviamente dove è possibile farlo).
Ci sono insomma diversi modi per poter fotografare una cascata, non ti limitare al semplice scatto, inventa una composizione.
5. Comporre la foto in post-produzione
Sicuramente ti capiteranno situazioni nelle quali vorresti che tutti gli elementi nella foto fossero esposti correttamente ed a fuoco, ma non sempre è possibile.
Facciamo finta che tu voglia fotografare una cascata ed ottenere un effetto morbido e allo stesso tempo avere un cielo che sia leggermente sottoesposto per far risaltare meglio delle nuvole, farlo direttamente in fotocamera non ci è possibile, per questo dobbiamo ricorrere al bracketing dell’esposizione e fondere le immagini in post-produzione.
Fare il bracketing dell’esposizione vuole dire scattare almeno 3 foto diverse, una sottoesposta, una esposta correttamente ed una sovraesposta, questo ci consentirà, in post-produzione, di unire insieme i frammenti di foto che ci servono. Ad esempio dalla foto sottoesposta prenderemo le nuvole e da quella esposta correttamente la cascata e tutto il resto. In questi casi possiamo anche scegliere di fare più di 3 foto, a seconda degli elementi che vogliamo abbiano una corretta esposizione, o semplicemente due, che sarebbero bastate anche in questo esempio.
Con queste 3 fotografie sarà possibile anche ottenere un effetto HDR, quindi con un’ampia gamma dinamica.
6. Analizza l’ambiente
Come in quasi tutte le fotografie di ambienti naturali e panorami, uno degli aspetti fondamentali è anche analizzare l’ambiente circostante e il soggetto che vogliamo fotografare. Fermati ad osservare, anche diverse ore, torna in giorni diversi e stagioni diverse, per vedere come cambia l’ambiente circostante, fino a quando non saprai qual è il momento migliore per realizzare il tuo scatto.
Ad esempio, spesso nelle cascate, il flusso è regolato attraverso delle chiuse, potrebbe essere quindi utile sapere quando saranno aperte, in modo da aver un maggior afflusso di acqua. Un’altra cosa importante da sapere delle cascate è che cambiano molto a seconda del punto di vista, trova quindi quello più interessante.
Altri consigli che posso darti sono anche quelli di: scegliere il momento giusto per fotografare una cascata, ad esempio dopo la pioggia o un temporale le acque sono più copiose e c’è più movimento; scegliere anche il momento giusto della giornata, ad esempio al mattino presto o verso il tramonto, perché la luce è migliore e meno forte (importante per le lunghe esposizioni).
Divertiti quindi a sperimentare i diversi metodi per fotografare una cascata, questo tipo di foto è un esercizio eccellente, soprattutto per i fotografi alle prime armi che cercano di capire per la prima volta come impostare i diversi parametri nella fotocamera.
Non solo cascate ma anche ruscelli, corsi d’acqua, fiumi, mari e molto altro, le tecniche e i consigli descritti sono gli stessi per qualsiasi tipo di fotografia di questo genere.
Se vuoi esercitarti prima a casa e non ci sono cascate nei paraggi, puoi fare pratica anche con l’acqua corrente di un semplice lavandino o versando del liquido in un bicchiere.
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